Riti d’Amore Afrobrasiliani

Riti d’Amore Afrobrasiliani di Magia Rossa.

Tra le varie tradizioni esoteriche giunte ai giorni nostri, una di quelle che indubbiamente riscuote più fama e popolarità, sono riti d’amore afrobrasiliani. Da sempre officinati dagli adepti, riguardano ed abbracciano ogni aspetto della vita ed ogni possibile situazione nella quale ognuno di noi potrebbe trovarsi a vivere.

Le origini

Molto probabilmente avrai sentito parlare dalle magia afrobrasiliana associata ai potenti legamenti d’amore eseguiti da professioniste del settore per riconquistare il cuore della persona amata. Questo è indubbiamente l’ambito in cui maggiormente si impiega questo tipo di magia. Ricordiamo però che all’inizio, la magia afrobrasiliana, nacque con l’obiettivo di ingraziarsi la benevolenza delle divinità per assicurarsi i beni di prima necessità.

Una volta garantiti questi, si sviluppò in maniera sempre più netta e categorica, il filone esoterico inerente le questioni d’amore. Se al giorno d’oggi (soprattutto nella nostra società occidentale) le problematiche inerenti al cibo, alla casa ed alla gestione dell’economia di sussistenza non rappresentano più un cruccio, le sofferenze d’amore invece rimangono caposaldo in qualsiasi contesto e ceto sociale.

Ed è per tale ragione che, la maggior parte dei Riti di Magia Afrobrasiliani, riguardino appunto l’amore.

Un altro aspetto da tenere in considerazione, riguarda la necessità (sempre e soprattutto nella nostra società) di recuperare una dimensione spirituale spesso perduta e soprattutto un contatto con l’invisibile. Questa spinta è stata ben interpretata e mantenuta, nel corso del tempo, in particolar modo dalle comunità afrobrasiliane. In queste infatti, ancora oggi, la figura del mago (ovvero del sacerdote) rimane particolarmente legato alla tradizione religiosa.

In tale contesto, i culti e le varie pratiche esoteriche, vengono impiegate per proteggersi dalla negatività derivante dalle persone o dalle situazioni di vita che potrebbero crearsi. Tali pratiche magiche sono state tramandate nel corso degli anni e da comunità in comunità, divergendo man mano che la trasmissione orale e scritta avvenita a seconda dell’area geografica di riferimanto.

Si può dire, infatti, che la magia afrobrasiliana conti nel mondo tantissimi seguaci e che spesso, appunto, a parità di Santo od Entità invocata e venerata, ci siano forti divergenze nell’esecuzione del rito o nella storia di riferimento. Per meglio comprendere questo aspetto, bisognerà ricordare che questo tipo di corrente esoterica nacque in Africa per poi svilupparsi e diffondersi in Brasile a seguito della deportazione degli schiavi nelle Americhe da parte dei colonizzatori spagnoli e francesi.

Da questo, la fusione delle varie tradizioni esoteriche e l’appellativo quindi di “magia afrobrasiliana”.

Candomblè e Umbanda

La magia brasiliana si suddivide in due principali religioni: il Candomblè e l’Umbanda. Il Candomblé, la cui parola significa termine che significa “danza di negri”, nacque nelle città di Bahia e di Salvador, centri nevralgici per il commercio degli schiavi africani. Da qui, si diffuse in tutto il Brasile, in Argentina, in Paraguay, in Uruguay ed in Venezuela.

Il Candomblè è un culto fortemente naturale, basato sulla convinzione che il sacro permei sia la dimensione visibile che la dimensione invisibile, con il quale si può entrare in contatto. Quindi in quest’ottica, assume rilevante importanza il culto delle forze della natura e degli antenati divinizzati, prendendo il nome di Orishas, divinità di origine totemica e familiare, associate rispettivamente ad un elemento naturale.

Nel Candomblè è presente il fenomeno del sincretismo cristiano, anche se meno marcato rispetto a tradizioni come la Santeria e l’Umbanda. Infatti le divinità sono venerate con il nome e l’aspetto originario. In alcuni casi, il Candomblé viene identificato con la Macumba, anche se con questa si identifica l’aspetto strettamene operativo della religione.

L’Umbanda nasce con il lavoro del sensitivo Zelio Fernandino de Moraes. Anche i seguaci di questa religione credono nell’esistenza di un Creatore e nelle sue molteplici manifestazioni, gli Orishas, i cui nomi si rifanno ai Santi cristiani. Qui troviamo il concetto di reincarnazione secondo cui tutto è energia e nulla perisce mai davvero la piuttosto cambia forma.

L’aspetto strettamente magico e rituale, si trova nella tradizione di “San Cipriano”, ove la magia diventa lo strumento più caratterizzante del culto.

Indubbiamente esistono profonde differenze tra il Candomblè e l’Umbanda, anche se i due culti sono fortemente interconnessi. Nel Candomblè il pantheon delle divinità da venerate è decisamente superiore: si contano circa 13-14 Orishas a cui vanno aggiunti gli Eguns, ossia gli spiriti ancestrali e dei defunti. L’Umbanda, invece, ha un pantheon costituito da sette divinità principali, conosciute come Orishas e le loro Linee principali. Inoltre nell’Umbanda troviamo anche gli spiriti disincarnati di bontà e carità, oramai al di fuori del ciclo delle reincarnazioni.

Cosa accade nei riti d’amore afrobrasiliani

Chi è coinvolto in un rituale d’amore afrobrasiliano, difficilmente ne ha consapevolezza o sentore. Questo dipende da vari motivi e lo scopo di ciò è proprio quello di evitare che la persona si senta in qualche modo manovrata nel suo sentire ed agire. Innanzitutto si tratta di Magia Rossa, notoriamente usata per non creare forzature nelle situazione e far si che la persona coinvolta semplicemente senta accrescere dentro di sè qualcosa che già risulti essere presente.

Secondariamente perchè lo specifico lavoro da fare verrà scelto accuratamente dell’operatrice esoterica che dovrà officinarlo, in modo tale da non creare uno squilibrio energetico nel soggetto lavorato magari a causa di un impatto energetico troppo forte ed incisivo.

Infine, ma non per importanza, bisogna considerare sempre il libero arbitrio, ovvero il fatto che la decisione ultima rispetto ad un ipotetico avvicinamento od allontanamento (a seconda dell’obiettivo da raggiungere per mezzo del rituale), resta sempre in mano al soggetto lavorato. In parole più semplici, anche alla luce di un rituale molto forte e potente, la persona in questione potrebbe decidere di non assecondare le energie e pulsioni che potrebbe avvertire dentro di sè.

Non esiste quindi alcun tipo di coercizione (anche se in alcuni siti o forum potreste leggere il contrario) e soprattutto nessun pericolo di negatività o colpo di ritorno. Nonostante questo, però, il mio consiglio resta sempre quello di essere consapevoli di ciò che si andrebbe a fare attraverso un rituale e di non prenderlo mai sottogamba.